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INDICE 2/23
PARTE I

SAGGI E APPROFONDIMENTI

Diritto e Scienze Biologiche, Agrarie e Veterinarie

Contaminazioni entomatiche nei funghi spontanei. Criteri di valutazione, sicurezza alimentare e aspetti merceologici             

di Angelo Ferrari, Lucia Decastelli, Cristiana Maurella, Daniela, Manila Bianchi, Carla Ferraris, Sandra Fragassi, Ugo Della Marta, Pietro Noè, Domenico Monteleone, Angela Costa, Nicola Sitta                                                                                                                      

ABSTRACT:

IT:

I Paesi europei si stanno avvicinando solamente negli ultimi anni all’utilizzo di insetti nell’alimentazione: l’EFSA a partire dal 2021 ha espresso quattro pareri favorevoli per il consumo e l’impiego di alcuni insetti come novel foods ai sensi del Regolamento (UE) 2015/2283. Numerosi alimenti tradizionali, tuttavia, possono contenere insetti o frammenti di essi, senza che il loro livello di sicurezza alimentare sia compromesso e senza che la presenza di detti artropodi sia normata. È questo il caso dei funghi spontanei, in quanto quasi tutte le principali specie commestibili e di rilevanza economica sono soggette alla costante presenza di contaminazioni da insetti, soprattutto larve di ditteri. Si tratta di un fenomeno connaturato al prodotto ed inevitabile poiché gli insetti vivono negli ambienti naturali di crescita (ove non è possibile effettuare trattamenti per eliminarli) e compiono, totalmente o in parte, il loro ciclo vitale dentro ai funghi. Poiché non esistono nella normativa specifiche tolleranze per queste contaminazioni entomatiche nei funghi, negli scorsi decenni svariate decine di procedimenti penali sono stati incardinati per violazione della L. 283/62 art. 5 lett. d) a causa del rilevamento di larve di ditteri nei funghi spontanei, in particolare porcini (Boletus edulis e relativo gruppo). In questo articolo viene presentata una sintesi dei principali dati bibliografici relativi alla presenza di larve di ditteri e altri artropodi nei funghi porcini destinati all’alimentazione e si presentano i risultati di un’estesa ricerca eseguita su 359 campioni di porcini congelati, secchi o altrimenti conservati. I campioni sono stati analizzati per valutarne l’idoneità al consumo mettendo insieme la metodica macroscopica svolta dal micologo e l’analisi entomologica allo stereomicroscopio. Lo scopo della ricerca è di valutare le diverse valenze delle due metodiche di analisi e le correlazioni tra la presenza di larve all’interno dei funghi (rilevata con metodica microscopica) e le caratteristiche esteriori dei funghi (valutate con metodica macroscopica). Sono state analizzate le principali sentenze nel contesto della giurisprudenza nazionale di merito ed i provvedimenti emanati dalla Regione Piemonte e dalla Regione Veneto per la valutazione della conformità dei funghi al consumo. Viene inoltre riportata la posizione del Ministero della Salute in merito agli aspetti di sicurezza alimentare connessi alla presenza di larve nei funghi, con il commento ai principali documenti tecnici emessi dal CNSA e dall’ISS. Per quanto riguarda il potenziale rischio allergologico derivante dal consumo di funghi contenenti larve, citato dai pareri tecnici emessi dal CNSA, si fa riferimento al parere del Centro di Referenza Nazionale per la Rilevazione negli Alimenti di Sostanze e Prodotti che provocano Allergie e Intolleranze (CReNaRiA) dell’IZS del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta.

EN:

In European countries the consumption of insects as food has been recently approved: EFSA Panel on Nutrition, Novel Foods and Food Allergens delivered four opinions for the consumption and use of selected insects as novel foods pursuant to Regulation (EU) 2015/2283. Nevertheless, many traditional foods can contain insects or their fragments, without decreasing their safety level and without the presence of these arthropods being regulated by law. This is the case of wild mushrooms: almost all the economically important edible species are prone to be attacked, in particular by dipteran larvae, as insects live in mushroom natural environment (where no treatments can be carried out to eliminate them). The presence of insects is a natural condition in wild mushrooms and must be considered unavoidable since insects perform, totally or partially, their life cycle inside mushrooms. Since there are no specific national tolerances for the presence of dipteran larvae and other field arthropods in mushrooms, in the past decades several penal proceedings have been hinged for violation of L. 283/62 art. 5 lett. d) due to the detection of dipteran larvae in wild mushrooms, particularly porcini (Boletus edulis and allied species). This contribution presents a review of the main scientific papers related to the presence of dipteran larvae and other arthropods in porcini mushrooms and describes results of an extensive research carried out on 359 samples of frozen, dried or otherwise preserved porcini mushrooms. Samples were analysed to assess their suitability for human consumption considering the results obtained both with macroscopic method by mycologist and with parasitological analysis at stereomicroscope. The aim of this research is to compare the results of the two methods of analysis in order to establish any correlations between the presence of larvae inside mushrooms (assessed by microscopic method) and the external characteristics of mushrooms (assessed by macroscopic method). Furthermore, the main national jurisprudence and the measures issued by the Piedmont Region and the Veneto Region for the evaluation of the compliance of mushrooms for food consumption are examined. The position of the Italian Ministry of Health regarding the food safety related to the occurrence of dipteran larvae in mushrooms is also described, with comments on the main technical documents issued by the CNSA and ISS. In relation to the potential allergological risk derived from the consumption of mushrooms containing larvae, mentioned in the technical opinions issued by CNSA, the opinion of Centro di Referenza Nazionale per la Rilevazione negli Alimenti di Sostanze e Prodotti che provocano Allergie e Intolleranze (CReNaRiA, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta) is mentioned.

I sistemi agrovoltaici tra cambiamento climatico e nuove sfide per l’imprenditore agricolo contemporaneo

di Rossana Pennazio ed Enrico Ferrero                                                                                                        

ABSTRACT:

IT:

L’aumento della domanda di cibo e di generazione di energia solare porterà a una maggiore concorrenza nell’uso del suolo che è un bene non replicabile. Ne possono conseguire potenziali conflitti economici e sociali per l’allarmante riduzione delle terre destinate alla produzione agricola. Considerate le azioni di mitigazione e adattamento che il cambiamento climatico impone, una soluzione a queste criticità potrebbe essere produrre cibo ed energia all’interno di un sistema agrovoltaico. In Italia l’agrovoltaico è implementato grazie alle misure del PNRR e, così, l’impresa agricola ha dinanzi a sé un’opportunità di innovazione che appare significativa.

EN:

The rising demand for food and solar power generation will lead to increase more competition in land use that is a nonreplicable commodity. This can lead to potential economic and social conflicts with an alarming reduction of land destined for agricultural production. Considering the mitigation and adaptation actions that climate change requires, a solution to these critical issues could be to produce food and energy within an agrivoltaic system. In Italy, agrivoltaic is implemented thanks to the PNRR measures and, thus, the agricultural enterprise has an opportunity for innovation that appears significant.

Aspetti tecnici e giuridici dell’attività di rideterminazione della shelf-life primaria dei prodotti alimentari

di Massimo Renato Micheli ed Alfonso Rosamilia

 

ABSTRACT:

IT:

Il prolungamento della shelf-life primaria dei prodotti alimentari originariamente stabilita dall’operatore del settore alimentare (OSA), è da anni oggetto di dibattito tra i diversi attori della catena alimentare, diventando argomento di particolare importanza anche a seguito delle recenti crisi economico/finanziaria, ambientale e sanitaria che hanno avuto una inevitabile ripercussione sui consumi e sul fenomeno dello spreco alimentare. La possibilità di una simile procedura, da sempre, ha suscitato riserve soprattutto riguardo al mantenimento delle caratteristiche igienico sanitarie del prodotto alimentare, che si ripercuotono inevitabilmente sulla sicurezza del consumatore. La legislazione alimentare europea, nel ribadire che la facoltà con le relative responsabilità di una simile operazione resta in capo all’OSA, indica strumenti e metodi (analisi, valutazione e gestione del rischio) sufficienti a garantire corrette e sicure modalità di svolgimento di tali operazioni da parte dell’OSA. Inoltre, accanto alle recenti disposizioni di carattere nazionale (Dlgvo n. 231/2017 e Dlgvo n. 150/2022) riferite alle ipotesi di illecito amministrativo e penale, l’ampia casistica giurisprudenziale è stata di aiuto nel comprendere, finalmente, il reale significato delle diciture obbligatorie in etichetta quali la “data di scadenza” e il “termine minimo di conservazione”, spesso confuse dal consumatore, assegnando ad ognuna il giusto peso in caso di controversia.

EN:

The extension of the primary shelf-life of food products originally established by the food business operator (FBO), has been the subject of debate for years between different actors in the food chain, becoming a topic of particular importance also following the recent economic/ financial, environmental and health crises that have had an unavoidable impact on consumption and the phenomenon of food waste. The possibility of such a procedure, which has always been the subject of reservations, particularly as regards the maintenance of the health and hygiene characteristics of the food, which inevitably have an impact on consumer safety. The European food law, in the affirmation that the faculty with the relative responsibilities of such an operation remains in the hands of the FBO, indicates tools and methods (analysis, evaluation and risk management) sufficient to ensure that the FBO carries out such operations correctly and securely. In addition, in addition to the recent provisions of a national nature (Legislative Decree No. 231/2017 and Legislative Decree No. 150/2022) relating to the hypotheses of administrative and criminal offences, the extensive case-law has helped to understand, finally, the real meaning of the mandatory indications on the label such as the "use by" and the "date of minimum durability", often confused by the consumer, assigning to each the right weight in case of countervailing.

Scienze Biologiche e della Nutrizione


Valutazione della presenza del deossinivalenolo nella pasta alimentare: risultati di due progetti di ricerca
di Carlo Brera, Giulia D’Addario, Valentina Bertazzoni, Barbara De Santis                                                                                                                 

ABSTRACT

IT:

Le micotossine sono sostanze tossiche prodotte in modo naturale dal metabolismo secondario di ceppi di funghi filamentosi o muffe appartenenti comunemente ai generi Aspergillus, Penicillium e Fusarium. Le micotossine possono contaminare la maggior parte delle coltivazioni tra cui quelle cerealicole. In particolare, la presenza del deossinivalenolo (DON) nel grano tenero e duro è piuttosto ricorrente con conseguente trasferimento della tossina nei prodotti derivati come ad esempio il pane e la pasta alimentare. Nel lavoro sono presentati i risultati di due progetti di ricerca aventi come finalità la valutazione dei livelli di contaminazione da DON nella pasta e la conseguente valutazione della esposizione del consumatore, focalizzando l’attenzione sulla esposizione del gruppo di consumatori più vulnerabile, vale a dire quella dei bambini di età superiore ai 3 anni. I risultati ottenuti in entrambi i progetti attestano che la pasta alimentare deve essere considerata come un alimento che non presenta rischi per la salute dei bambini, in quanto i livelli medi di contaminazione riscontrati sono stati pari a circa un decimo dei livelli di legge attualmente in vigore. Si segnala tuttavia che, per tale fascia di consumatori, il consumo di campioni di pasta al limite di legge costituirebbe un serio rischio per la salute dei consumatori, in quanto si supererebbe la soglia tossicologica di riferimento (Tolerable Daily Intake, TDI), circa tre volte.

EN:

Mycotoxins are toxic compounds produced naturally by the secondary metabolism of toxigenic strains of filamentous fungi or molds, commonly belonging to the genera Aspergillus, Penicillium and Fusarium. Mycotoxins can contaminate most crops including cereal crops. In particular, the presence of deoxynivalenol (DON) in soft and durum wheat is quite recurrent with consequent carry-over of the toxin in derived products such as bread and pasta. The work presents the results of two research projects aimed at evaluating the levels of DON contamination in pasta and the consequent evaluation of consumer exposure, focusing attention on the exposure of the most vulnerable group of consumers, i.e., of children older than 3 years. The results obtained in both projects showed that pasta must be considered as a food that does not present risks for the health of children, as the average levels of contamination found were equal to about one tenth of the legal levels currently in force. However, it should be noted that, for this group of consumers, the consumption of pasta samples at the legal limit would constitute a serious risk to the health of consumers, as the reference toxicological threshold (Tolerable Daily Intake, TDI), would be exceeded by about three times.

PARTE II
NOTE E COMMENTI

La prelazione agraria in caso di nuovo affitto [nota a Corte di Cassazione, sez. III civ., sentenza 20 settembre 2021, n. 25351]
di Saverio Biscaldi                                                                                                            

ABSTRACT:

IT:

La Cassazione Sez. III Civile con la sentenza 20.9.2021, n. 25351 è intervenuta sul tema delle condizioni che legittimano l’esercizio del diritto di prelazione in caso di nuovo affitto del fondo. In particolare, la Suprema Corte ha chiarito, che contrariamente a quanto sostenuto dalla dottrina, affinché possa ritenersi leso il diritto di prelazione in caso di nuovo affitto le tre condizioni di cui all’art. 4- bis l. n. 203/1982 devono coesistere affinché possa essere riconosciuto il diritto di prelazione. Occorre, cioè, che “il concedente a) abbia ricevuto (evidentemente provocate dalla manifestazione della intenzione di concedere nuovamente in affitto il fondo, il cui affitto, già disdettato, sta per scadere) offerte di affitto da parte di terzi; b) non abbia comunicato all’affittuario, almeno novanta giorni prima della scadenza del contratto, le offerte ricevute; c) abbia concesso il fondo in affitto a terzi entro i sei mesi dalla scadenza del contratto. L’onere di provare tali circostanze grava sul soggetto interessato ad esercitare il diritto di prelazione. In mancanza di una sola delle tre circostanze quindi il nuovo affittuario è sempre destinato a prevalere sul vecchio affittuario. Ciò è dovuto al fatto che, sebbene la norma possa destare perplessità in merito alla difficoltà dell’onere probatorio posto a carico della parte interessata, non v’è spazio per una interpretazione difforme, che finirebbe per contrastare con il dato letterale della disposizione e non terrebbe in debito conto la natura “eccezionale” dell’istituto della prelazione rispetto alla libertà di disposizione del fondo connessa al diritto di proprietà.

EN:

Section II of the Cassazione Court has issued decision n. 25351, on september twentieth, 2021; with said decision the court expressed its position about the conditions that allow the exercise of the right of preemption in case of rent renewal. In particular, the Court clarified that, contrary to doctrinal opinions, in order to detect a violation of the preemption right, and thus exercise said right against the renter, the three conditions set by art. 4-bis l. n. 203/1982 must coexist. For that aim, so, it is required the owner of the ground, simultaneously, a) to have received an offer for rental from a third part (provoked by his manifestation of the will to give the ground for rent again) b) to have omitted to communicate to the tenant, ninety days before the contract expiration, any offer he should receive in order to rent the ground again c) to have rented the ground to a third part within six months form the contract expiration date. The burden of proof of the three circumstances indicated above is on whom intends to exercise the preemption right. Should the proof of any of the three be missing, the right of the new tenant is set to prevail over the preemption right of the previous tenant. This is due to the fact that, though the law is poorly written, the Court stated that it nonetheless does not have the right to overrule the will of the lawmaker.

PARTE III
DOCUMENTAZIONE

Osservatorio di giurisprudenza alimentare 2/23

a cura di Vito Rubino, Giovanni Stangoni                                                                            

Nota del Ministero della Salute 22 maggio 2023: Controperizia e controversia: articoli 7 e 8 del dlgs 21 aprile 2021 n. 27, indicazioni applicative

Nota del Ministero della Salute del 5 luglio 2023: Indicazioni per l’applicazione dell’istituto della diffida di cui all’art. 1, comma 3 del D.L. n. 91/2014 (cd “Campolibero”), convertito con modificazioni dalla L. 11 agosto 2014, n. 116 e successive modificazioni, in caso di violazioni della normativa applicabile ai settori di cui al d. lgs. n. 27/2021

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